Venezia è una città a doppio binario: la Venezia antica e la Venezia moderna, la Venezia dei musei e la Venezia della vita di tutti i giorni. A questo corrisponde la sopravvivenza da una parte dello squero di Tramontin, dove si costruiscono ancora le gondole e dall’altra, in Giudecca, il cantiere motonautico D’Este dove si riparano e progettano velocissimi motoscafi e yachts.
I due musei più visitati sono da un lato Palazzo Ducale, dall’altro la collezione Guggenheim, arrivata in città nel ’48 assieme a quell’arte americana che ha tanto influenzato i pittori europei e italiani. Sabato 21 aprile, la collezione Guggenheim celebra in pompa magna i cento anni della nascita di Jackson Pollock, primo artista ad aver portato la pittura americana alla notorietà internazionale. Tanti gli appuntamenti concentrati in una giornata: una conferenza sulla terrazza panoramica del museo intitolata “Pollock e Peggy” curata da Luca Cerizza, Giovanni Bianchi e dal direttore Philip Rylands; un video di Hans Namuth e Paul Falkenberg con colonna sonora di Morton Feldman; laboratori di action painting dedicati ai bambini. E’ proprio Peggy che ha scoperto Pollock e lo ha presentato per la prima volta nel 1943 nella sua galleria di New York offrendogli un contratto in esclusiva che dura fino al 1947 permettendo così al pittore di dedicarsi esclusivamente alla sua arte.