In questo libro, gli autori ci descrivono il Lido, da un estremo all’altro, con quattro itinerari illustrati partendo dalle origini dell’isola ai giorni nostri e raccontando le storie dei personaggi che vi hanno vissuto, la trasformazione all’inizio del Novecento in soggiorno marino più esclusivo e meglio attrezzato d’Europa.
Rifugio di protagonisti della letteratura come Lord Byron e Thomas Mann, il Lido si arricchisce negli anni di edifici in stile Liberty, in molti casi reinterpretato con nuovi stili bizantino, neo-romanico, gotico e neo-eclettico. Agli inizi del Novecento, con l’apertura dell’aeroporto privato Nicelli, il Lido gode della presenza di Gabriele d’Annunzio, icona europea dell’impavido aviatore.
È però con la Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia che il Lido ottiene la definitiva consacrazione, che nasce da un’idea del presidente della Biennale di Venezia, il Conte Giuseppe Volpi di Misurata, dello scultore Antonio Maraini, Segretario Generale, e di Luciano De Feo, segretario generale dell’Istituto Internazionale per il Cinema Educativo. La prima edizione si svolge nel 1932 sulla terrazza dell’Hotel Excelsior; tra i titoli presentati al pubblico: Proibito di Frank Capra, Grand Hotel di Edmund Goulding, Il Campione di King Vidor, il primo ed inimitabile Frankenstein di James Whale, The Devil to Pay! di George Fitzmaurice, Gli uomini, che mascalzoni… di Mario Camerini e A me la libertà di René Clair.
Tra le due guerre, il Lido si trasforma nel centro mondano d’Europa ed Elsa Maxwell ne diventa l’altoparlante: è lei che lo fa diventare una calamita per le celebrità, luogo di gran moda. L’ho conosciuta sulla terrazza dell’Excelsior, non mi ricordo più chi me l’abbia presentata ma ho ancora la sensazione molliccia della sua mano viscida… Scrive nella sua biografia:
“Sono sempre stata molto brutta a vedersi e, quando compresi che nessun uomo si sarebbe mai prodigato nei miei confronti, puntai tutte le mie carte sul cervello, il solo organo del corpo umano che ci permette di vendicarci del prossimo”.
Giornalista statunitense, redattrice di cronache mondane sui giornali, la Maxwell ebbe larga notorietà per il carattere pettegolo e a volte scandalistico dei suoi articoli e conversazioni. Partecipò ad alcuni film recitando la parte di sé stessa e scrisse l’autobiografia “I married the world” nel 1955.
“Questa guida racconta e accompagna alla scoperta di una splendida isola di sabbie fertili: Il Lido di Venezia, per i veneziani semplicemente il Lido, l’antico Lìo, sapendo che è compito difficile legare oltre mille anni di storia, gioie e drammi personali e collettivi, ai granelli di sabbia di una spiaggia e illuminare di giusta luce questa presenza lunga una dozzina si chilometri che da sempre protegge Venezia dall’improvvisa follia distruttrice dell’Adriatico e dalle aggressioni dei predoni del mare”.
Lido. Itinerari illustrati tra storie e leggende dell’isola
di Luciano Menetto e Lele Vianello
Edizioni Voilier, 2013